Le caricature sono interessanti opere d'arte che mettono in risalto tratti caratteristici, talvolta difetti, del soggetto ritratto, di frequente allo scopo di scatenare il sorriso delle persone, compresa quella raffigurata, ma ciò non significa che siano ritratti meno nobili di quelli armoniosamente classici.
A conferma di ciò possiamo ricordare come la caricatura moderna sia nata dalla creatività di grandi artisti, fra i quali il geniale Leonardo che ci ha lasciato numerosi disegni grotteschi, pur se la culla della caricatura sembra essere l'accademia dei Carracci, celebri artisti bolognesi di fine Cinquecento che si mossero tra il manierismo ed il barocco.
I fratelli Annibale e Agostino, insieme al loro cugino Ludovico, furono illustri rappresentanti del classicismo i quali si cimentarono anche in numerosi ritratti caricaturali nell'intento d'indagare il fascino del discostamento dai canoni e dalle proporzioni ritenute perfette.
Le caricature erano così viste come un diletto ed al contempo uno studio sulla bellezza nelle sue forme più originali e diversi artisti percorsero il cammino tracciato dai Carracci, alcuni dei quali insospettabili.
Pensiamo a Gian Lorenzo Bernini, maestro barocco prediletto da tanti Papi, che si cimentò in diverse opere caricaturali, così come Giambattista Tiepolo, uno dei maggiori talenti del rococò settecentesco.
Accanto ai maestri che hanno sperimentato le caricature per indagare i canoni estetici e per giocare, la galleria dell'arte conta numerosi caricaturisti satirici celebri, fra i quali Honoré Daumier, uno dei maggiori vignettisti dell'Ottocento.
Il pittore e scultore francese ha, infatti, brillato nella satira politica ed a causa delle sue caricature dei potenti dell'epoca subì anche censure e processi che, tuttavia, non ne imbrigliarono il talento ed il desiderio di far sorridere i lettori di giornali e riviste.